Le altalene

Penderanno dal soffitto sovrastanti ed evocanti. Parliamo delle altalene progettate per la sala 10, la sala grande al primo piano del Mastio, di cui Opera Laboratori Fiorentini, OLF, ha portato a Rimini da Firenze gli elementi che le andranno a comporre.
In sala sono presenti tre staffe, poiché la quarta è attualmente nelle mani di Leonardo Sangiorgi e del suo Studio Azzurro per alcune prove tecniche riguardanti il pre-montaggio, ossia relative alla movimentazione e all’ondeggiamento delle stesse.
Le quattro altalene sono progettate volutamente sovradimensionate, in metallo e legno con schermo per proiezione e sistema di motorizzazione. Esse tendono ad evocare quelle inserite da Fellini nelle sue pellicole, come ad esempio quella di “Giulietta degli Spiriti”, in cui Sandra Milo volteggia, quasi fosse una sorta di apparizione metafisica, onirica, seduta gaudente su una altalena costellata di fiori.
Fra le loro corde avranno inseriti dei grandi schermi semitrasparenti appoggiati in verticale all’assicella dell’altalena.
Ognuna delle quattro possiede un proprio lento moto instancabile che fa in modo che le immagini videoproiettate avvolgano i visitatori e si adagino alla fine della loro traiettoria sul pavimento del grande spazio (I videoproiettori sono infatti fissi e non solidali con il movimento dell’altalena).
L’altalena è un elemento filmico presente nel repertorio felliniano. Poiché tutto galleggia tra memoria e finzione.
