La sostenibile leggerezza multimediale

Stato avanzamento
60%

All’interno di ATI e del progetto museo Fellini, ETT riveste il ruolo di fornitrice di tutti gli apparati tecnologici che si trovano all’interno del Fellini, un museo altamente innovativo, per il quale ETT si occupa degli aspetti che riguardano sensoristica, monitor, proiettori e impianto audio.

ETT è una azienda genovese che si occupa di soluzioni tecnologiche in ambito culturale, nata come agenzia di sviluppo software per i centri dell’impiego, ha poi abbracciato la branca new media in ambito museale, fieristico e allestitivo.

Rispetto per esempio alle scenografie, di cui si è occupata Opera per l’aspetto allestitivo, fornendo il Dolly, la Motoretta, l’arredamento, quello di ETT è un lavoro più impercettibile, impalpabile, e non finisce nel momento in cui si montano le attrezzature laddove indicato, “ma è un lavoro che va ad intersecarsi continuamente con quello degli altri soggetti, soprattutto nella fase di tuning, -racconta Lorenza Cabiati, gestione progetto ETT.- Una volta montato il proiettore, montata la cassa audio o il sensore che può attivare lo spettacolo, ci si va ad intersecare con il lavoro di Studio Azzurro, mettendo a punto la singola sala in ogni suo aspetto. Quindi ciò significa che dopo aver collegato, dopo fatto andare la rete internet, cablata in rete tutta la struttura museale, si rivede il tutto insieme ai direttori artistici, a chi si occupa dei contenuti, per trovare la quadra corretta per ogni sala: sistemare proiezione in base al contenuto, dal punto di vista audio cablare la sala in modo che il suono sia corretto né troppo forte né troppo debole, trovare le giuste inclinazioni per tutti gli apparati, un lavoro che sembra inizialmente meno impattante sulla carta, ma non sai mai come andrà a diffondersi il suono finché non lo si prova nell’ambiente di destinazione, quindi si rifinisce nel tempo in base allo stato di avanzamento dei singoli interventi, cesellandolo nel tempo, anche in base ai contenuti multimediali di volta in volta forniti. Nelle prossime settimane il lavoro entrerà ancora di più nel vivo, incominciando a chiudere le singole sale espositive”.

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