Il soffitto della sala della musica a Castel Sismondo

Sbucherà per ¾ da un soffitto a cassettoni.. . Stiamo parlando di una enorme e materica palla cava in vetroresina di 140 kg “sfornata” dalle officine meccaniche di Opera Laboratori Fiorentini, cotta come una torta in un forno da carrozzeria, capace di raggiungere i 100°, il tutto alla luce di uno specifico progetto esecutivo figlio degli elaborati grafici e tecnici di Studio Azzurro di Milano.
Una volta ottenuta la grande sfera, essa è stata divisa con l’ausilio di un flessibile in due semisfere, per agevolarne il trasporto da Firenze a Rimini, presso il cantiere di Castel Sismondo, dove è stata
condotta da 5 uomini sino alla sala 8, o “Sala della Musica”, situata al primo piano dell’edificio storico.
Yuri Bigozzi, il responsabile tecnico che ha guidato la squadra operativa di Opera, ci racconta che la grande sfera è stata dipinta a mano per ottenere l’effetto ruggine lucido e al contempo materico di una palla in ferro.
“Una volta a Rimini è stata assemblata, stuccata e coreografata per ridonarle uniformità per poi essere sospesa scenograficamente al soffitto appositamente realizzato”.
La base della palla è stata accuratamente ancorata al soffitto metallico realizzato da Lancia Srl.
Per issarla ad altezza necessaria “è stata usata una carrucola a mo’ di argano e fissata secondo calcoli ingegneristici, -spiega Yuri-. La parte centrale della scultura è stata collocata come fosse a ciondoloni, restituendo l’idea di una sfera di ferro che sfonda un soffitto, i cui pannelli di legno pare crollino da un momento all’altro, questi ultimi verranno collocati secondo le indicazioni di Studio Azzurro. Tommaso e Cristian sono gli artigiani responsabili che si sono occupati della parte realizzativa, creativa, pittorica”.






