Il museo protegge

Un museo è anche un luogo in cui sentirsi sicuri.
Ecco perché sono stati montati in questi giorni, come da progetto e seguendo le imposizioni di legge, vari sistemi di sicurezza, tra cui degli speciali infissi per compartimentare alcune zone del palazzo di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Come è avvenuto al primo piano della Casa del Custode, a lato della zona relax e sopra la biglietteria, in uno spazio che conduce all’Ala di Isotta e lungo il corridoio del primo piano del Mastio.
Questi speciali infissi hanno una intelaiatura che resiste per sessanta minuti alla forza del fuoco.
Copertura protettiva per la scala antincendio
Nella scala antincendio della Rocca, posta nel Mastio lato città, gli operai di Lancia srl, capitanati da Ivan, stanno realizzando una copertura in materiale plastico trasparente (plexiglas) al fine di evitare che i piccioni imbrattino continuativamente la scala in ferro rendendola inagibile e poco salubre.
Ciò avviene partendo dalla struttura portante in acciaio con degli scatolati da tre per cinque che sorreggono la copertura in plastica voluta espressamente dall’architetto Tommaso Pallaria, progettista del cantiere. Gli scatolati sono stati tinteggiati, poste delle alette aggiuntive per sorreggere il plexiglas e poi “rivettati”, ovvero fissati assieme con dei rivetti.
Allestimenti sale
Al primo piano dell’edificio, nella sala 8 sono state montate, da parte degli artigiani specializzati di Opera, le panche in legno realizzate dagli artigiani fiorentini del legno a fini allestitivi seconda una accurata richiesta filologia e su disegno accurato dei progettisti di studio Studio Azzurro.
In una saletta adiacente alla 8 sono stati montati due grandi cavalletti in legno e ferro che simulano quelli degli antichi studi fotografici, sui quali insisteranno due proiettori, messi a punto in queste ore da ETT di Genova. Tra i due spicca una credenzina da studio, realizzata artigianalmente in legno massiccio da Opera, nelle sue officine, ad imitazione di quella che il regista riminese aveva in casa e da cui presto emergerà il frutto di una vita al servizio dell’immaginazione e della lettura in controluce della società.




